giovedì 2 febbraio 2012


A voler definire il progetto aperto contemporaneo, nell’ampia accezzione che gli abbiamo dato in quest’opera*, ci si accorge che le sue manifestazioni sono numerose e difficilmente riducibili a qualche concetto chiave. Qui alcune descrizioni possibili, tra le altre:
  • Il design aperto non costruisce una forma ma un campo di possibilità
  • Propone delle possibilità di azioni, reazioni, collaborazioni
  • Propone dei percorsi diversi attraverso le informazioni, che possono suscitare interpretazioni differenti
  • Pensa il processo piuttosto che l’oggetto
  • Crea le condizioni necessarie perché accada qualcosa, e accetta che gli individui partecipino in maniere differenti
  •  Rinuncia al controllo e accoglie le interferenze che sfuggono alla rigidità del programma, considera il destinatario non come uno spettatore (audience), o un bersaglio (target) ma come collaboratore

*Open projects, des identités non standard

Tratto da: Cristina Chiappini, Silvia Sfligiotti, Open projects, des identités non standard, Pyramid NTCV, Paris 2010.
(Trad. it. Marta Maldini)

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